Superbonus sconto in fattura

Superbonus sconto in fattura come funziona e chi paga i lavori

Sono diverse le agevolazioni fiscali che, sotto forma di detrazione dall'imposta sui redditi, favoriscono gli interventi di efficientamento energetico  e antisismico del proprio edificio. Tra queste, la più nota, negli ultimi tempi, è il Superbonus 110%, ma ve sono anche altre. Di tutte è possibile beneficiare in tre modalità diverse: detrazione diretta dalle tasse, cessione del credito o sconto in fattura. In questo articolo vogliamo approfondire proprio quest’ultima opzione, lo sconto in fattura. Come funziona? Chi paga i lavori?

Lo sconto in fattura rappresenta senz’altro la soluzione migliore per poter procedere alla riqualificazione energetica della propria abitazione anche nel caso in cui non si abbia sufficiente liquidità per le spese da sostenere.

Sconto in fattura: cos’è

L’Agenzia delle Entrate definisce lo sconto in fattura come un “contributo sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, di importo massimo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati. Il fornitore recupera il contributo anticipato sotto forma di credito d'imposta di importo pari alla detrazione spettante, cedibile dai medesimi ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione.”

Lo sconto in fattura è perciò un’opzione che l’impresa fornitrice dei beni/servizi relativi agli interventi agevolati può mettere a disposizione del cliente. Consiste in uno sconto diretto sulla fattura di spesa, per l’intera somma da corrispondere per i lavori o parte di essa. Da parte sua il cliente cederà a favore dell’impresa il credito di imposta a lui spettante e potrà così non pagare i lavori (oppure pagarli solo in parte).

Praticamente, a pagare sarà la stessa ditta che fornisce i lavori, sotto forma di anticipo che verrà poi recuperato attraverso l’utilizzo diretto del credito o la sua cessione a terzi (banche o altri intermediari). È uno strumento, quindi, che permette di realizzare determinati interventi, anche quelli più cari, spendendo poco o, addirittura, niente.

Chi può usufruirne?

Possono beneficiare dello sconto in fattura anche gli incapienti, ossia coloro che non hanno redditi da dichiarare, e quindi nessuna tassa sul reddito da pagare, o hanno redditi bassi e quindi insufficiente capienza fiscale da cui detrarre le spese.

Sconto in fattura parziale

Lo sconto in fattura può coprire l'intero importo dovuto per i lavori o una parte di esso, a seconda della disponibilità dell'azienda fornitrice. Ad esempio, nel caso di un intervento rientrante nel Superbonus 110%, a fronte di una spesa pari a 50mila euro, l'impresa può proporre lo sconto di una sola quota, ipotizziamo di 20mila euro. in questo caso, l’impresa maturerà un credito d’imposta pari a 20mila euro e tu, in dichiarazione, potrai avvalerti di una detrazione pari a 33mila euro (il 110% dei 30mila a tuo carico).

Interventi a cui è applicabile

Ecco gli interventi che possono usufruire dello sconto in fattura:

  •  Efficientamento energetico, interventi di riduzione del fabbisogno energetico, di miglioramento termico dell’edificio, pannelli solari, sostituzione impianti riscaldamento o di infissi;
  • Installazione di impianti solari fotovoltaici e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici;
  • Ristrutturazioni edilizie e lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo;
  • Lavori antisismici;
  • Recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, sono inclusi anche quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna.

Novità Decreto Sostegni-ter

Il 21 gennaio 2022, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge Sostegni-ter con "Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico". Tale decreto, all’art. 26 ha apportato modifiche contenenti misure di contrasto alle frodi nell’ambito delle agevolazioni fiscali ed economiche. Viene modificato l’art. 121, comma 1 del Decreto Rilancio, che diventa:

1. I soggetti che sostengono, tra il 2020 e il 2024, spese per gli interventi elencati al comma 2 possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente:

  1. a) per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto (Sconto in fattura), fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante,  cedibile ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari senza facoltà di successiva cessione;
  2. b) per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare (Cessione del credito) ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari senza facoltà di successiva cessione.

Viene pertanto eliminata la possibilità di cessione multipla del credito e stabilita la nullità dei contratti di cessione conclusi in violazione di queste nuove disposizioni, che sono valide sia per il Superbonus che per tutte le altre detrazioni fiscali che accedono alle opzioni previste dall’articolo 121 del Decreto Rilancio, nel comma 2.

Come gestire questa novità?

Se sei un istallatore a cui viene ceduto il credito di imposta, non devi avere nessun timore: nel caso, durante i controlli dell’Agenzia delle entrate, venga accertato che il contribuente non aveva diritto alla detrazione, se hai ottenuto il credito d’imposta in buona fede, non perderai il tuo diritto di utilizzarlo.

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Ultimissime novità: il Decreto Antifrode, DL 157/2021

Dal momento che, da quando si ha avuto la possibilità di beneficiare delle agevolazioni per la riqualificazione energetica, sono state evidenziate numerosi frodi ai danni dello Stato, il Governo ha introdotto alcune novità sullo sconto in fattura con il Decreto Antifrode, per consentire la proroga del Superbonus e allo stesso tempo cercare di arginare i comportamenti fraudolenti.

  • Obblighi relativi al visto di conformità e asseverazione
    Il visto è obbligatorio non solo per lo sconto in fattura (e cessione del credito), ma anche per le detrazioni annuali legate alla dichiarazione dei redditi, eccetto per i contribuenti che presentano la dichiarazione precompilata da soli.
  • Possibilità di sospendere lo sconto da parte dell’Agenzia delle Entrate
    Quest’ultima può sospendere per 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni sullo sconto in fattura, in attesa delle opportune verifiche. Dal momento in cui le viene comunicata la decisione di avvalersi dello sconto, tutto l’iter può essere bloccato per un periodo di 30 giorni, se l’Agenzia, entro 5 giorni lavorativi dalla richiesta, rileva gli estremi di un rischio di frode o evasione. Automaticamente, il termine di scadenza per l’utilizzo del credito sarà prorogato per un periodo pari a quello di sospensione (max 30 giorni).
  • Sospensione e annullamento sconto in fattura
    Una volta individuato il profilo potenzialmente fraudolento e sospesa la comunicazione, questa sarà annullata se vengono confermati tutti gli elementi che ne avevano causato la sospensione, mentre sarà prorogata nel caso tali elementi non siano confermati dai controlli.

Aggiornamenti Superbonus e Legge di bilancio 2022

Dopo il voto finale della Camera dei Deputati dello scorso 30 dicembre 2021, la Legge di Bilancio 2022 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il primo gennaio 2022.

Innanzitutto, 𝗶𝗹 𝗳𝗼𝘁𝗼𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗳𝗶𝗰𝗲𝗿𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝘂𝗽𝗲𝗿𝗯𝗼𝗻𝘂𝘀 𝟭𝟭𝟬% 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟮.

Il Superbonus è esteso fino a fine 2025 per i condomini ma con diverse aliquote. Per gli edifici unifamiliari, invece, il Superbonus al 110% varrà fino a fine 2022 purché entro giugno 2022 venga effettuato il saldo del 30% dei lavori. Inoltre, è prevista un’estensione del Superbonus fino a fine 2025 per tutte le aree e i centri colpiti da eventi sismici.

Sono state prorogate fino a fine 2024 le misure come sconto in fattura e cessione del credito

Se da tempo desideri un impianto fotovoltaico con accumulo, approfittane subito e prendi in considerazione l’eventualità di averlo addirittura a costo zero, sfruttando il Superbonus e lo sconto in fattura. In questo modo puoi concentrarti, anziché sui costi, sulla scelta di professionisti strutturati capaci di affiancarti in tutto l’iter.

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