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Scritto da Valentina De Carlo

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Accumulatori per fotovoltaico per la casa: dal sopralluogo all'installazione

Il mercato del fotovoltaico è in continua crescita e tra il 2020 e il 2025 la sua corsa procederà con ritmi ancor più serrati. Se possiedi già o stai pensando di acquistare un impianto fotovoltaico, non accontentarti di risparmiare circa il 30% sulla bolletta! Con l'accumulatore per il fotovoltaico puoi proseguire il viaggio verso l’indipendenza energetica e abbattere drasticamente le bollette. 

Se vuoi acquistare un impianto fotovoltaico o aumentare la potenza del tuo impianto attuale, questo è il momento migliore per farlo: grazie alle eccezionali detrazioni fiscali in atto (Superbonus 110%), potresti rendere la tua casa efficiente ed autosufficiente dal punto di vista energetico addirittura a costo zero.  

Oggi tuttavia, un impianto fotovoltaico da solo non ha più senso: per renderlo perfetto e completo, nella maggior parte dei casi devi integrarlo con un accumulatore. Con l'accumulo puoi ottimizzare l’investimento nel fotovoltaico, incrementando al massimo l’autoconsumo di energia prodotta e riducendo al minimo le bollette elettriche. 

Ti stai chiedendo come? Non ti preoccupare, ecco un piccolo vademecum per fare i passi giusti senza timore di dimenticare qualcosa o di commettere errori.

Se le informazioni in questo post non ti basteranno, in questo articolo trovi molte altre cose da sapere sugli accumulatori per fotovoltaico per la casa, a partire dal sopralluogo fino all’installazione.

Gli step per avere un accumulatore fotovoltaico

1. Sopralluogo tecnico

Il primissimo passo è far fare un sopralluogo a un professionista: questo step è fondamentale perché ogni abitazione ha le sue specifiche caratteristiche sia in termini di spazi fisici disponibili che di esigenze e di consumi elettrici.   

Il sopralluogo ha lo scopo di esaminare più parametri, che dipendono anche dal fatto che sia già presente o meno un impianto fotovoltaico. Nel primo caso, gli aspetti tecnici da valutare riguardano primariamente la compatibilità dell'accumulo con l'impianto esistente, mentre nel secondo caso c'è la possibilità di optare per un sistema di accumulo ibrido, che 

Il sopralluogo serve anche ad identificare il luogo dove installare l'accumulo. Solitamente l'installazione viene fatta in locali tecnici oppure in garage o sottotetto. Tuttavia, alcuni modelli di accumulo, totalmente integrati, hanno un ingombro ridotto ed un design elegante in modo da poter essere collocati anche in uno spazio a vista, come la lavanderia o, perché no, anche in cucina.

Durante il sopralluogo inoltre è necessario raccogliere tutte le informazioni relative ai consumi elettrici necessarie per il corretto dimensionamento dell'impianto (vedi step 2): chilowattora consumati dalla famiglia (dato reperibile nella bolletta), orari di maggiore consumo.

In questa fase, è molto importante ricordare che è in vigore il Superbonus al 110%, che prevede la possibilità della detrazione fiscale al 110% per determinati interventi di riqualificazione energetica dell'edificio: perché allora non valutare l’ipotesi di effettuare anche altre opere da inserire in un progetto più ampio? Un professionista che interviene per il sopralluogo tecnico può proporre una lista di interventi agevolabili nell'ottica del miglioramento energetico complessivo della casa. In questo modo non solo raggiungeresti un livello molto alto di efficienza energetica e risparmio sui consumi, ma potresti addirittura fare tutti gli interventi gratuitamente!

2. Progettazione dell’impianto

Una volta effettuato il sopralluogo, sulla base dei dati raccolti, bisognerà definire:

  • Il dimensionamento dell’impianto
    Il dimensionamento dell'accumulo fotovoltaico ad esso associato è un calcolo che va effettuato diligentemente, altrimenti si corre il rischio di avere un sistema insufficiente a coprire i bisogni energetici della tua famiglia, oppure sovradimensionato. Ecco come farsi un'idea in modo semplice: calcolare il dimensionamento batterie fotovoltaico.
     

  • La tipologia di prodotto da impiegare
    Pensaci: stai investendo su un sistema  di accumulo che dovrà durare circa 20-25 anni, sarà meglio optare per la migliore qualità e la tecnologia più avanzata possibile! 
    In merito alla qualità, sono tanti gli elementi da valutare: dalle caratteristiche tecniche alla qualità dei componenti (non tutte le batterie sono uguali e questo lo puoi constatare anche nella vita di tutti i giorni, con le normali pile o le batterie del telefonino), dall'affidabilità ed esperienza dell'azienda produttrice, al "made-in", dalle garanzie offerte fino ai riconoscimenti ottenuti e alle recensioni degli utenti. In questo articolo descriviamo più in dettaglio tutti questi elementi.
    Per quanto riguarda l'avanguardia nella tecnologia, scegli un prodotto che oggi sia già pronto alle evoluzioni del domani. Ad esempio, hai già sentito parlare dei futuri servizi di bilanciamento alla rete? Leggi questo approfondimento a proposito.
     

  • Le eventuali funzionalità aggiuntive
    Un accumulatore per fotovoltaico può non limitarsi a immagazzinare energia: i sistemi più innovativi, ad esempio, consentono l'aggiunta del cosiddetto "back-up": è un dispositivo che, in caso di black-out elettrico, permette di continuare ad alimentare alcuni dispositivi elettrici collegati. Senza questa funzione, in caso di interruzione della fornitura elettrica, sia l’impianto fotovoltaico che il sistema di accumulo smetteranno infatti di funzionare. Ma non è finita qui: i dispositivi di back-up più avanzati consentono anche di alimentare la batteria direttamente dall'impianto fotovoltaico: in questo modo, se il black-out dovesse prolungarsi e l'energia immagazzinata in batteria non dovesse essere sufficiente, l'energia necessaria potrà arrivare anche dall'impianto.

Inoltre, il sistema di accumulo può essere anche visto come il cuore tecnologico della casa. Nelle tue valutazioni, considera anche la sua possibile integrazione con altri dispositivi, come ad esempio le wallbox (stazioni domestiche di ricarica per veicoli elettrici).

Tieni infatti presente che nel bel mezzo di una transizione progressiva verso l’elettrico (case, mobilità, energia); perché allora non optare per un sistema già predisposto per dialogare con le tecnologie che tra pochi anni saranno abituali, come la mobilità elettrica? Accumulo e wallbox costituiscono un’abbinata vincente (vedi stazione ricarica auto elettrica e accumulo binomio perfetto) e i sistemi di accumulo più moderni prevedono già un'interfaccia con le wallbox. 

3. Installazione

Una volta scelto il tuo impianto, è il momento dell'installazione, che va affidata a tecnici qualificati. Per quanto vi siano sistemi di accumulo notevolmente più semplici da montare rispetto ad altri, è bene sempre rivolgersi ad un installatore esperto, capace di assicurare la massima efficienza e sicurezza.

Anche per quanto riguarda l'installazione, gli accumulatori si differenziano tra loro: i cosiddetti sistemi "all-in-one", ad esempio, comportano modalità di installazione più semplici e rapide. Anche l'appoggio a pavimento, anziché il fissaggio a muro, garantisce maggiore facilità di montaggio e lavori meno impegnativi e fastidiosi, non richiedendo il foraggio della parete.

Non dimenticare poi l'eventuale manutenzione del sistema: assicurati che il tuo accumulo faciliti anche questo procedimento. La possibilità di aprire il dispositivo su tutti i lati, ad esempio, tramite pannelli rimovibili ne agevola l'ispezione e e l'eventuale sostituzione di componenti.

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4. Pagamento

La questione "prezzo" è solitamente uno degli argomenti più ostici da affrontare in riferimento all'accumulo. Si tratta infatti di un dispositivo che non può certo definirsi a buon mercato. Tuttavia, bisogna ricordare che, quando si parla di fotovoltaico con accumulo, si sta parlando di un investimento e non soltanto di una spesa. E, si sa, un investimento mostra i suoi vantaggi sul medio-lungo termine.

Oltretutto, mai come in questo preciso periodo storico installare un sistema di accumulo è stato più conveniente. Infatti, grazie alle eccezionali agevolazioni fiscali introdotte dal Superbonus al 110%, oggi è possibile installare un impianto fotovoltaico con accumulo senza spendere nemmeno un centesimo, a patto che sia abbinato a specifici interventi di efficientamento energetico.

E le bollette?

Grazie ad un sistema d'accumulo, l'autoconsumo dell'energia auto-prodotta con l'impianto fotovoltaico può incrementare dal 30% fino all'80% in più e questo si traduce in corrispondenti riduzioni della bolletta elettrica.

E cosa ne è del restante 20%? Normalmente viene acquistata dal tradizionale fornitore di energia.

Tuttavia, al giorno d'oggi esistono delle forme particolari di fornitura di energia, mi riferisco alla soluzioni "cloud". Tra queste, ve n'è una che presenta diversi vantaggi. Tra questi:

  • Tariffe mensili fisse e onnicomprensive per 2 anni
    Hai presente le offerte telefoniche "all-inclusive" che prevedono una tariffa mensile fissa per un tot di minuti e gigabyte di traffico dati? Una formula simile è presente anche nel mercato elettrico!
    Si tratta di soluzioni di fornitura di energia elettrica con tariffe comprensive di tutti gli importi (componente energia, oneri, tasse) e fisse per due anni: una bella comodità che permette una maggiore prevedibilità delle spese energetiche della famiglia e una stabilizzazione dei costi.
  • Offerte speciali
    Tra le offerte speciali proposte, c'è anche quella che permette di azzerare la bolletta per due anni. In pratica, tutta l’energia che non riesci né a consumare né ad accumulare (pensa in estate, quando l’impianto produce più energia di quanta ne venga utilizzata o si possa immagazzinare nell’accumulatore), viene trasferita in rete e gestita in modo da riaverla indietro quando ne avrai bisogno a costo zero!

Asseconda il futuro che sta per diventare “presente” e dimentica le bollette troppo pesanti e i sensi di colpa per l’inquinamento del pianeta: ora è il momento giusto per installare il tuo impianto fotovoltaico con accumulo!

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